LA STORIA

LA STORIA DELLA SCUOLA S.AMBROGIO

La Scuola S. Ambrogio è una scuola media paritaria: ha preso l’avvio nell’ottobre del 1976 per volontà dell’allora Prevosto Don Carlo Maino. La Parrocchia dei "SS. Gervaso e Protaso" persegue finalità educative e formative improntate sui valori della tradizione e cultura cristiano-cattolica, nell’intento di avviare un armonico sviluppo della personalità degli alunni.

Dall’anno scolastico 1999/2000 con D.M. 28.02.2000 la scuola è diventata Istituto Paritario. Nel 2011 la Scuola Secondaria di 1^ grado "S.Ambrogio" ha festeggiato il trentacinquesimo anniversario della sua fondazione con un pellegrinaggio alla Madonna di Caravaggio, come occasione di preghiera e di ringraziamento.

Il progetto della nostra "comunità educante", oggi guidata da Don Felice Noé, è stato avviato da Monsignor Carlo Maino che ha fondato la scuola e proseguito da Don Renato Banfi fino all’anno 2008. Hanno dato il loro contributo i Presidi che si sono via via succeduti, i tanti insegnanti che hanno lavorato con passione, ma anche gli alunni e i loro genitori che hanno creduto nella scuola.

L’educazione di un giovane è un compito complesso, articolato, non è sicuramente solo "istruzione", è molto di più, significa entrare in sintonia con il discente per trasmettergli conoscenze, abilità, competenze, valori, qualità morali; condividere esperienze che diventino per il ragazzo costruttive, che lo facciano crescere e maturare cognitivamente ma innanzitutto emotivamente, eticamente, nell’animo e nel cuore.

Per poter attuare una "vera educazione" l’insegnante deve mettersi in gioco, deve provare, deve condividere e rischiare: questo è il fine ultimo che gli educatori si sono sempre proposti. Molte sono state e sono tuttora le persone e le occasioni che arricchiscono questo processo di crescita: imprescindibili sono le attività di accoglienza e di orientamento, di consolidamento e potenziamento attuate su ogni singolo alunno; importanti sono le attività di socializzazione come il laboratorio teatrale e la gita d’accoglienza; istruttive sono le varie uscite didattiche, le visite a mostre e musei, la partecipazione a spettacoli teatrali letterari, musicali o in lingua originale; divertenti e coinvolgenti sono i momenti di gioco e divertimento.

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